Giardino acquatico
Ascoltare il costante zampillio del torrente crea in ciascuno di noi sensazioni di pace e serenità, poi nelle afose giornate estive riesce a infondere a chi vi si avvicina anche un senso di freschezza sia nel corpo che nell'anima.
Nei giardini di tutte le culture di ogni epoca ritroviamo sempre l'acqua come elemento ricorrente in fontane, stagni o laghetti: dalle vasche sacre dei templi egizi, alle fontane e vasche dell'Alahambra, ai laghetti con ponticelli dei giardini cinesi e giapponesi, agli specchi d'acqua e fontane dei ninfei nei giardini settecenteschi di tutta Europa; quindi questo elemento di pace e tranquillità come può mancare nel nostro giardino?
Vediamo ora come costruire un piccolo stagno sia che abbiate a disposizione un terreno in pendenza o in perfetta pianura.
Se avete a disposizione un terreno con un certo dislivello potete creare tre vasche: la più grande in basso di 3,5 m x 2,5 m, profonda 90 cm nella parte più fonda e 70 cm nell'altra. La più piccola in alto di 3 m x 1,5 m, profonda 50 cm, la vasca rettangolare che collega le due vasche tra loro di 2 m x 1,20 m profonda 30 cm. In commercio si può scegliere tra vasche preformate in fibra di vetro di alcune misure standard o del telo o guaina per laghetti. Per il colore della guaina meglio nero rispetto all'azzurro che renderebbe l'aspetto complessivo meno naturale e più simile ad una piscina. Vediamo ora in questo caso quanta guaina è necessaria.
Per calcolare la dimensione delle guaine basta inscrivere l'ovale o la forma della vasca desiderata in un rettangolo quindi aggiungere il doppio della profondità su entrambi i lati.
Vasca 1
lunghezza = 350 cm + 180 cm = 530 cm
larghezza = 250 cm + 180 cm = 430 cm
il telo per la vasca 1 sarà di 5,3 m x 4,3 m
Vasca 2
lunghezza = 300 cm + 100 cm = 400 cm
larghezza = 150 cm + 100 cm = 250 cm
il telo per la vasca 2 sarà di 4 m x 2,5 m
Vasca 3
lunghezza = 200 cm + 60 cm = 260 cm
larghezza = 120 cm + 60 cm = 180 cm
il telo per la vasca 3 sarà di 2,6 m x 1,8 m
Per questo progetto vanno scavate 3 buche con le dimensioni sopra, le pareti di ogni vasca non devono essere ripide, inoltre vanno eliminate tutte le pietre sporgenti sia sulle pareti sia sul fondo, in modo da evitare ogni possibilità di bucare o rovinare il telo. Tutto il materiale di scavo vi può servire per creare muretti e aiuole attorno alle vasche.
A questo punto distribuire sullo sfondo e sulle pareti 3 o 4 cm di sabbia o terra setacciata, inoltre per proteggere il telo dalle radici degli alberi circostanti è in vendita anche del tessuto non tessuto da disporre sopra la sabbia. Stendere accuratamente la guaina nelle varie vasche in modo che faccia meno pieghe possibili e che sporga di almeno 20 cm oltre il bordo, quindi bloccarla con dei mattoni provvisori. Iniziare a riempire lentamente d'acqua le vasche, sistemando la guaina a mano a mano che il peso dell'acqua aumenta in modo che aderisca il meglio possibile alla vasca sottostante. Nelle vasche completamente riempite, l'acqua non dovrà mai essere a livello del bordo, ma sempre di qualche centimetro inferiore. Inoltre, per quanto riguarda l'eventuale guaina in eccesso consiglio di non tagliarla, ma di nasconderla con pietre o di utilizzarla per ricoprire piccoli avvallamenti di terreno in cui collocare piante da palude come le calle, il trollius europeo, l'iris kaempferi, il bambù nero (phyllostachys nigra) o il bambù dorato (phyllostachys aurea).
Tra una vasca e quella superiore vi deve essere un gradino con un'alzata di almeno 10 cm fuori dal livello dell'acqua. Si può ricoprire la guaina dell'alzata e del gradino con lastre di pietra. In particolare la lastra superiore che ricopre il gradino dovrà essere perfettamente orizzontale in modo che l'acqua scorra in modo uniforme, inoltre deve sporgere di almeno 2 cm dalla lastra sottostante.
Affinché il risultato sia il più naturale possibile la lastra orizzontale va camuffata sui lati con delle rocce.
Sul lato dello stagno dove si prevede di collocare la pompa a immersione preparare un piccolo canaletto che parta dal bordo della vasca inferiore e arrivi a quella superiore in modo da interrare il tubo che serve alla pompa per portare l'acqua fin sulla cima della cascata. Dallo stagno serve anche un secondo canaletto interrato per l'alimentazione a corrente della pompa.
Vediamo ora quali piante collocare nelle vasche. Tutte le piante che richiedono di essere interrate meglio lasciarle in appositi contenitori in modo che nella stagione invernale possano essere facilmente ricoverate a svernare.
Nella prima vasca possono essere collocati nella parte meno fonda e comunque su dei mattoni di rialzo delle piante di papiro, nella parte più profonda oltre alla pompa a immersione si possono disporre una o due piante di ninfee.
Nella seconda vasca da dove l'acqua inizia a scorrere collocherei su entrambi i lati delle piante di loto nano che sono più piccole e meno ingombranti rispetto al loto normale.
Nella terza vasca di collegamento tra le due sempre sui lati sistemerei delle piante di Pontederia cordata che può essere piantata ad una profondità di 10 massimo 20 cm e d'estate si colora di fiori viola blu.
Perché l'acqua con il tempo non diventi verde riempiendosi di minuscole alghette è importante che lo stagno sia esposto in piena luce almeno per alcune ore ogni giorno e che l'acqua si mantenga ben ossigenata. Cascatelle e getti d'acqua aiutano a tenere alta la concentrazione dell'ossigeno, ma non basta servono anche piante sommerse ossigenanti. Nella prima e seconda vasca, che sono quelle più profonde, si può optare per il Lagarosiphon major che è una tra le migliori piante ossigenanti, mentre nella terza vasca come pianta ossigenante si può collocare l'Elodea canadensis che non ha bisogno di essere piantata troppo in profondità.
Visto che le vasche non sono molto grandi vanno scelti pesci piccoli come il comune pesce rosso, il Carassius, che è piuttosto resistente sia alle basse temperature invernali sia alle alte temperature estive. Un altro pesce piccolo e molto utile perché mangia le larve delle zanzare è il gambusia, Gambusia affinis.
In ogni stagno è importante che siano presenti anche delle piante galleggianti come ad esempio il giacinto d'acqua, l'Eichhornia crassipes, sulle sue radici i pesci depongono le uova.
Se si ha a disposizione molto spazio si può decidere di creare un vero e proprio laghetto di una ventina di metri di lunghezza, una decina di larghezza e di circa 1,20 m di profondità con una forma irregolare e seguendo linee curve in modo da sembrare il più possibile naturale. Nel punto più stretto si può costruire un piccolo ponticello in legno dal quale dar da mangiare alle trote koy.
Sui bordi del laghetto si possono collocare diverse piante dalle origini orientali come dei piccoli aceri nani in gruppo in modo che i rami e le foglie vadano quasi a sfiorare le acque del laghetto, dei gruppi di iris come gli iris laevigata e l'iris pseudacorus, alcuni alberi di ginko biloba potrebbero creare un po' di ombra al visitatore che stanco e accaldato si siede su una panchina di pietra. Un albero di soulangeana con la sua imponente fioritura colora lo sfondo mentre il fruscio del bambù quando il vento fa vibrare le foglie e il canneto crea un'atmosfera rilassante. Nel laghetto si possono collocare varie piante di ninfea , delle calle sui bordi, alcune piante galleggianti come il giacinto d'acqua infine piante acquatiche ossigenanti. Va comunque installata nel laghetto anche una pompa con filtri per muovere e ossigenare l'acqua; l'eventuale fontana va posta lontano dalle ninfee che non amano troppi movimenti d'acqua.